Una chiave capace di aprire porte inaspettate: questa è l’essenza più intima e sorprendente della concentrazione. È un potere silenzioso ed efficace non soltanto per dare ordine e rigore al caos della vita quotidiana ma un modo per dischiudere le infinite possibilità nascoste nei meandri segreti della mente umana. Gli impegni pressanti, lo studio, il lavoro, le piccole difficoltà quotidiane rappresentano un rumore incessante, capace di distogliere la mente e frazionare il pensiero in mille segmenti. L’energia personale viene risucchiata avidamente e dispersa, gli obiettivi diventano fardelli pesanti e, a volte, difficili da raggiungere. L’unica arma a disposizione è la concentrazione, è l’occhio fisso e costante sul mirino, è la mente silenziosa che alza un muro inviolabile tra sé e le cose del mondo. Rimanere centrati non è una chimera irraggiungibile ma è il frutto di una costante applicazione e di tecniche precise ed efficaci.
L'arte del tiro con l'arco e il kyudo
La
concentrazione è impalpabile, incorporea eppure così concreta. È uno stato mentale che necessita di un fil rouge stretto e intimo con il proprio fisico. Il
tiro con l’arco è il ponte tra queste due realtà, è il mezzo attraverso il quale il corpo acquista consapevolezza e impara la sottile arte dell’efficienza. Il
Kyudo, letteralmente ” la via dell’arco”, è un’
antica arte marziale giapponese. Un arco, i guanti, la freccia e l’uomo: questa è l’essenza di un’arte che insegna a considerare come colpito il bersaglio già a partire dall’intenzione, ancor prima di scoccare la freccia. La mano sinistra tende l’arco, la freccia tocca lo zigomo e viene scoccata con un sapiente accordo tra le parti del corpo dominate da una
mente attenta, focalizzata e consapevole.
Foto by Frank Bauer Photography
La concentrazione e la tecnica del pomodoro
Il pragmatismo occidentale è alla base della
tecnica del pomodoro, un nome bizzarro dovuto alla forma di un timer da cucina, che identifica uno dei modi più efficaci per allenarsi a diventare consapevoli e concentrati. Elaborata negli anni ’80 da
Francesco Cirillo, è semplice e comoda da utilizzare. Basta munirsi di un
timer, programmarlo per almeno 20 minuti e dedicarsi, in questo lasso di tempo, all’attività da svolgere, senza interruzioni e distrazioni. Al termine si rispetta una breve pausa per poi ricominciare. Attraverso questo metodo si ottengono molteplici risultati: si evitano inutili distrazioni, si razionalizza l’ansia, si evitano le dispersioni dannose per l’efficienza e, soprattutto, si impara con efficacia l’
arte della concentrazione